Testo: Kaya Takatsuna / Foto: Atsuko Tanaka / Foto ritocco: Koto Nagaii
Traduzione inglese di Nicki A. (@uchiakebanashi)
Traduzione italiana @ comyv Italian Fc
Per la nostra terza intervista con MIYAVI, gli abbiamo chiesto di parlarci del suo stile di vita in America, e anche delle nuove sfide affrontate nelle vesti di attore, dopo essere entrato a far parte nel cast del film di Angelina Jolie, “Unbroken”. MIYAVI, il quale crede nell'esistenza di una potenza invisibile, è il tipo che non solo rivolge preghiere ai suoi antenati ma anche agli spiriti nei luoghi in cui tiene i suoi concerti. È inoltre, sua abitudine allenarsi per regolare la sua pressione sanguigna e la temperatura corporea. Proprio quando aveva stabilito il suo stile di vita, gli venne offerto il ruolo da Angelina Jolie nel personaggio del sergente giapponese, Mutsuhiro Watanabe nel film “Unbroken”. In quest'intervista MIYAVI ha parlato del suo primo incontro con Angelina Jolie, della differenza tra essere attore e musicista e di quanto le sue attività con i rifugiati lo abbiano influenzato.
Nonostante abbiano caratteristiche simili, musicisti e attori sono diversi tra loro. MIYAVI gioca nel suo ruolo di musicista impiegando il 100% di sé ogni giorno.
Ormai vivi in America. C'è qualcosa che fai ogni mattina che faccia parte della tua routine quotidiana?
Mi sveglio la mattina, bevo acqua, faccio una doccia, un po' di stretching e alleno tutto il corpo usando manubri, la palla per gli esercizi, il tubo per gli esercizi ecc. Penso che cose come ingrassare e andare in palestra siano innaturali per il corpo. Viviamo In un'era in cui con un click ci viene tutto spedito a casa, mentre le persone in passato dovevano andare a caccia per mangiare. Fondamentalmente siamo in un'era in cui non c'è bisogno di muovere tanto il nostro corpo. Io mi alleno e faccio stretching ogni mattina per ristabilire la pressione sanguigna, la temperatura corporea, così come la temperatura nella stanza.
Ho sentito dire che passi molto tempo dedicandoti ad attività spirituali.
Do le mie offerte ogni giorno, dopo essermi allenato. Di solito offro sake e acqua e una serie di muffin, biscotti, frutta e altre pietanze. Per me stesso e sono sicuro che anche per i miei fan: la presenza di qualcosa, la sensazione di sentir battere forte il cuore; sono tutte cose che non possono essere percepite con i nostri occhi. Cose che sono divise dal nostro corpo e che vengono percepite come movimenti ondeggianti, pensieri e spirito, e sì esistono ma sono invisibili ai nostri occhi, e noi musicisti siamo coloro che con il nostro lavoro diamo forma a queste sensazioni. Noi siamo qui non perché siamo figli di Dio, ma è un dato di fatto perché abbiamo genitori e perché i nostri genitori hanno avuto altri genitori e così via. Questo dimostra come siamo tutti connessi in qualche modo, e non prego soltanto per questo, anche quando vado in posti a me poco familiari prego per gli spiriti locali e per la terra lì. È come se dicessi loro "Scusate per il disturbo" (ride).
Da quand'è che hai iniziato a sentire questi sentimenti?
Devo dire che questa sensazione è diventata più forte dopo le riprese del film "Unbroken". Dopo la conferma della mia presenza nel film, ho letto libri riguardo persone che hanno avuto esperienze sul campo di battaglia, completamente pronti a morire. Appena prima e in seguito alla produzione ho avuto modo di visitare Yasukuni Shrine e ho pregato ogni giorno sul set. Già pregavo prima, ma il sentimento è iniziato a farsi sentire di più da allora.
Apparire in quel film deve essere stato di grande impatto per te.
Certo. È stato qualcosa di grosso. Mi ha aperto molte porte, incluso conoscere Angie (Angelina Jolie). Ho avuto l'opportunità di provare cose nuove. Quando moriamo, il nostro corpo non marcisce in un battibaleno? Inoltre non possiamo portare con noi il nostro status, prestigio o tutto ciò che abbiamo in possesso con noi nella tomba. Questo pensiero mi ha fatto riflettere seriamente e ho iniziato a pensare a cosa posso lasciare a coloro che verranno dopo in futuro, rendendo questo pensiero una missione di vita.
Sono sicura che il tuo ruolo nel film è stato davvero difficile. C'era qualcosa che eri riluttante a fare?
Sì, c'è stato. Prima di incontrare Angie, non ero sicuro di avere le giuste qualità o se fossi stato addirittura capace di recitare la parte. Mi sono anche chiesto perché mai avrebbero dovuto dare un ruolo del genere a qualcuno come me, che non ha nessuna esperienza professionale nella recitazione.
L'offerta per il ruolo è stata improvvisa?
Sì. Apparentemente, avendo capito la particolarità del personaggio, lei (Angelina) cercava qualcuno con carisma. Credeva che un musicista o una rockstar sarebbero stati più appropriati per il ruolo di una persona che intimisce e sopprime prigionieri catturati in guerra. È così che mi ha cercato su internet e mi ha fatto l'offerta. All'inizio ho esitato, ma quando venne a Tokyo e ci incontrammo per la prima volta, mi disse: "Questa è una semplice storia riguardo l'America e il Giappone. Non è una storia riguardo chi vince e chi perde. È una storia che descrive come una singola persona ha affrontato le sue difficoltà e i suoi trauma e come alla fine si è dimostrato forte abbastanza da arrivare a uno stato mentale in cui è capace di perdonare. Questa storia e per far conoscere la vita che ha vissuto, il percorso che ha intrapreso per arrivare a questo stato mentale coraggioso e compassionevole". Allora mi feci coinvolgere dal suo entusiasmo. Sebbene lo trovassi un ruolo da prendere con le pinze, il messaggio che esprimeva era importante. Ho pensato che avesse un profondo significato. Inoltre più di ogni cosa, volevo dare una risposta al suo entusiasmo, e così mi è stata concessa l'opportunità di una nuova sfida; decisi di impegnarmi al massimo per cooperare con lei.
Per comparire in un film di Hollywood a larga scala come questo, hai avuto un coach per lavorare sulla recitazione?
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