FONTE ORIGINALE: JROCK NEWS
FOTO @NarineChalabi
INTERVISTA: MIYAVI NEL SUO RUOLO IN BLEACH, I SUOI VALORI E ISPIRAZIONI DA HIDE.
Il sole
era più splendente del solito su Londra il 21 aprile, come se i cieli
sapessero che il samurai chitarrista giapponese MIYAVI era arrivato per
il suo Day 2 World Tour in Europa. In una
camera adiacente all'area del palco dell'ULU, l'intervista si è tenuta
in una lunga stanza bianca fatta da finestre grandi dal soffitto al
pavimento, facendo riempire la stanza di luce. Vestito
con una felpa nera leggera abbinata a dei jeans casual, gli abiti del
pre-spettacolo di MIYAVI era completati con un paio di sneaker
fituristiche nere a suola bianca della Y-3 NOCI HIGH.
Di solito non vai in tour così presto, considerando che è passato solo un anno dal Fire Bird World Tour. Per
i tuoi tour precedenti, facevi passare almeno un anno o due prima di
iniziarne un altro. Cosa ti ha spinto a ritornare così presto senza fare
alcuna pausa?
Bella
domanda, non pensavamo di andare in tour quest'anno dato che lo abbiamo
già fatto l'anno scorso, ma dato che sono venuto a Parigi per il fashion
show e sono stato a New York per la riunione delle Nazioni Unite,
abbiamo pensato di avere una paio di spettacoli a Londra,
New York, Pechino... La cosa è nata così. Non è un vero e proprio
“tour”. A volte si fanno diversi spettacoli nel proprio Paese, per cui è
andata così. Abbiamo pensato di fare qualche concerto nelle capitali
principali in modo tale da far venire chi ne avesse voglia. E anche se
non sono tanto vicini magari potevano venire lo stesso. Se facendo così
significa avere un altro "tour" dopo essere venuti a Londra, perché non
andare anche a Berlino o in Russia oppure Varsavia? Questa volta, come
si può vedere, è più compatto. Anche i locali scelti erano più piccoli.
Si, e stai per andare in tour anche in sud America, giusto?
Quella è
un'altra storia. Per quanto riguarda l'America, pensavamo di fare un
concerto solo a LA e NY, ma siamo finiti per includere altre città. È
stato un bene. Abbiamo annunciato questo tour e i fan del sud America
hanno iniziato con "questo non è un tour mondiale! (se non ci
includete)".
Abbiamo avuto offerte dai promoters locali in sud America,
le loro voci ci sono sembrate magnifiche e potenti. Noi non possiamo
organizzare un concerto senza l'aiuto delle persone del posto. Non
conosco i numeri di telefono dei promoter dei locali, per cui abbiamo
bisogno di aiuto della gente del posto. In
questo caso, la forte voce dei miei fan ha fatto sì che i promoter
locali ci lavorassero sú. Abbiamo ricevuto l'offerta quindi da quei
promoter e hanno fatto sì che questo potesse accadere. All'inizio anche
sulle nostre merci non avevamo fatto stampare sopra le date del tour in
sud America, perché non era programmato. Abbiamo ricevuto l'offerta solo in un secondo momento.
È
bellissimo sentire quanto sia forte la voce dei fan. Ovviamente avrei
tanto voluto andare in sud America anche prima, ma è lontano, e non
abbiamo idea di cosa possiamo fare lì, anche per la lingua diversa—
Per cui è stato un forte impatto sentire quanto sia potente la voce dei
fan. Ora sta accadendo! Sono davvero entusiasta, era da molto che
volevo andare.
Ma la decisione non dipende solo da me, ho il mio staff, i miei impegni, i miei affari—
Questa volta è stato un miracolo far sì che questo potesse accadere.
Apprezzo davvero molto la voce dei miei fan in sud America!
Fin'ora
hai completato già 18 concerti, compresi quelli in Asia. Come fai a
mantenere buona la tua salute e energia? Perché non è semplice.
Già, non è semplice. Questa è un'altra bella domanda.
Ti poni dei limiti sul palco?
No, non
si tratta di questo. Il fatto è che non faccio feste. Per niente. È la
routine, le piccole cose che continui a fare giorno per giorno che ti
aiutano. Non si tratta di fare grandi cose una volta sola.
Personalmente, mi sento più un atleta in tour. Anche quello che mangio è
diverso quando non sono in tour. Quando non sono in tour, mi alleno
tutte le mattine appena dopo essermi svegliato. Parlo col mio staff in
Giappone e quello negli Stati Uniti. Mi piace svegliarmi presto, intorno
alle 4 o 5.
Quattro di mattina?!?
Si, mi
piace molto l'energia che c'è la mattina presto. Mi alleno tutti i
giorni, ogni singolo giorno, prima dei concerti, dopo i concerti, e
prima di mettermi a letto. È davvero importante mantenere questa
mentalità. È veramente cruciale.
Ma
all'inizio ero solito farmi fare dei massaggi prima degli spattacoli in
ogni paese dato che mi scatenavo eccessivamente sul palco, ma ora non
più. È la semplicità che è importante, cosicché tu possa mantenerti in
forma senza alcun trattamento specifico. Prima mi dovevo preoccupare di
non trovare un posto in cui facessero massaggi, ma ora posso fare tutto
da solo.
Anche
per quanto riguarda il cibo, mi preparo sempre uno smoothie la mattina
per mantenermi in buone condizioni. La qualità della colazione in hotel
non mi fa alcun effetto dato che mi preparo la colazione da solo ogni
singola mattina. Inoltre, ho tagliato fuori i carboidrati.
In
realtà, durante questo tour, ho iniziato ad inserire carboidrati di
proposito, per cui questa è la differenza sostanziale di quando sono in
tour e no. La quantità di energia che uso sul palco e nello studio è
completamente diversa perché, sai sul palco sudo molto. Sfrutto quella
energia grazie ai muscoli e ai grassi. E nello stesso tempo, è molto
inportante dare al proprio corpo e alla propria mente enegia a
sufficienza, per cui ho iniziato a controllare la quantita di zuccheri e
carboidrati in tour. Per cui sí, direi di star mangiando molto
carboidrati.
Niente glutine, per cui riso—
Riso marrone, caramelle di zucchero di canna, quinoa e mais. Di solito
non mangio pane e pasta, ma a volte non ho altra scelta.
La
musica è davvero spirituale, perciò per continuare su questa strada
bisogna stare in buone condizioni fisiche. È mia responsabilità fare del
mio meglio sul palco. Mi sono quasi ammalato in Asia. L'aria è diversa,
soprattutto a Hong Kong e Beijing., sono belle città con un bel
pubblico, ma non direi proprio che la qualità dell'aria è buona.
Danneggia la voce e la gola.
A inizio anno hai annunciato che verranno rilasciati degli EP ogni mese a iniziare da marzo. Long Nights con Sonita Alizadeh e In Crowd con Seann Bowe. Cosa devono aspettarsi i fan per gli EP futuri?
Ad
essere onesto, alla base deve esserci libertà di creazione. Abbiamo già
suonato diverse tracce inedite sul palco che però non abbiamo fatto
ancora uscire ufficialmente, per cui lo scopo è renderle pubbliche. La
canzone di questo mese uscirà a giorni. (So On It ora disponibile su iTunes)
Abbiamo notato che hai suonato anche cover di diversi artisti, come scegli le canzoni di cui vuoi fare una cover? Soprattutto per quanto riguarda le canzoni che decidi di suonare in tour.
Scelgo
semplicemente le tracce da cui mi sento ispirato. Non sono l'unico a
scegliere, c'è di mezzo anche il parere dei miei produttori, lo staff,
tutti loro raccolgono le canzoni. Suono senza sapere di cosa si tratta e
vengo ispirato da esse. Sento la musica come suona con la chitarra e
provo.
Hai anche suonato Pink Spider, puoi dirci come Hide ti abbia ispirato per l'album tributo?
Lo
rispetto su diversi aspetti come artista, per il suo comportamento verso
le sue creazioni e i suoi fan. Il modo in cui comunica e costruisce
rapporti con i suoi fan. Anche il suo modo di fare nei confront del
mercato globale. Non solo per il mercato giapponese, lui ha cercato di
portare i suoi fan a un altro livello. Non solo confrontandosi faccia a
faccia con i suoi fan, ma sfidandoli con cose nuove, non è per niente
facile. In realtà il pubblico non vuole questo. Non che sia un male, ma è
come se li educasse. Le mie due figlie ad esempio, certo mi confronto
con loro, ma nello stesso tempo non sto sempre lì ad aiutarle su tutto.
A volte
le lascio sbagliare di proposito e penso che questo sia vero amore, il
modo giusto per mostrare amore e affetto affinché loro possano diventare
indipendenti. Faccio lo stesso con i fan, voglio fare le cose che
desiderano, ma voglio anche che si sentano fieri di essere fan di
MIYAVI, per cui non dico che quello che stiamo facendo sia sbagliato, ma
è importante conoscere anche cosa stia accadendo lì fuori nel mondo.
Questo è quello che ho capito quando ero nel mondo del visual kei.
È una
bella cultura e diversa da tutte le altre, ma piace ai vostri genitori? I
vostri genitori sono fieri di voi? I vostri compagni di classe sono
interessati, non penso esista una musica o creazione perfetta ma almeno
voglio essere autentico, artistico e professionale— così anche se magari potrà non piacere alle persone, almeno i miei fan non verranno giudicati per questo.
È un discorso molto delicato, voglio che i miei fan siano forti e in grado di cavarsela da soli.
Come fai con le tue figlie?
Sì!
Non so se questa sia la cosa giusta da dire o da fare come artista,
esibizionista e intrattenitore. Ma non voglio che i miei concerti per
loro siano un posto dove poter scappare dalla realtà.
Non voglio questo. Sarebbe tossico per loro. È come lo zucchero. Non mi piace.
Voglio che se ne vadano dai miei concerti più forti. Il mio spettacolo è fatto per questo ed è una mia responsabilità.
Da
dove prendi tutte queste idee e filosofie? Chi ti ha aiutato ad guidare
le tue figlie, a educare e fortificare i tuoi fan? C'è qualcuno in
particolare che ti ha ispirato?
Hm,
questa è una bella domanda. Non ne ho idea. Certo, l'influenza di mia
moglie Melody è forte. Apprezzo davvero come abbia cresciuto le nostre
bambibe, è grazie a lei se posso andare in tour così. Siamo molto
simili, e nello stesso tempo io ho cose che a lei mancano e lei ha cose
che io non ho, condividiamo le idee e i comportamenti da assumere nei
confronti delle nostre bambine. Io sono più severo. Le mie figlie devono
allenarsi tutte le mattine. Ovviamente si tratta di correggere la
postura, la respirazione, piccole cose. L'obbiettivo non è costruire una
muscolatura forte, ma voglio che si abituino a sapere che è importante.
Per cui sì, vengo molto ispirato da Melody.
Dato che stiamo parlando di famiglia, com'è la comunicazione tra di voi?
Parliamo
sui social, ho chattato per due ore con Melody dopo essere arrivato a
Londra. Sono rimasto a Parigi perché avevo una serie di incontri, sono
poi arrivato a Londra con l'Eurostar e stavo parlando con Melody mentre
cenavo, era come se fossi con lei.
Con le mie figlie comunico su delle app, ma di recente hanno iniziato a giocare a
“Minecraft”, però c'è anche un'altra app diversa chiamata “Roblox”,
così gioco con loro. Quando ho tempo e vado online, le trovo e gioco con
loro. [ride] È divertente fare qualcosa insieme nel mondo di internet.
Cambiamo argomento parlando del film Bleach, congratulazioni per il tuo ruolo. Per i fan che non conoscono l'anime, puoi parlarci un po' del film?
Penso
che voi conosciate l'anime più di me. [ride] Dovreste spiegarlo voi.
L'anime non mi era molto familiare. Mi piacciono gli anime come Vagabond, Fighter Baki, mi piacciono creazione che abbiano una morale filosofica, capite. A suo modo, anche Bleach ce l'ha.
Sapevo che piaceva a molti dei miei fan, perciò quando ho ricevuto l'offerta dal direttore, ero interessato alla relazione tra
Byuuka e Rukia perché ho una sorella più giovane. Come ho già detto,
proteggerli o essere dolci con loro non è l'unico modo per mostrare
affetto. Infatti, anche Byakuya è molto severo ma ama davvero sua
sorella
È
il suo modo di amarla, ci sono vari conflitti tra lui e la sorella
perché lui vuole che lei sia forte abbastanza ma il valore della vita è
diverso. Per me, quell'emozione e quel sentimento verso sua sorella mi è
sembrato davvero interessante. È stata anche un'occasione per provare
delle scene di azione con la spada, mi sono divertito.
Non ho fatto niente di pericoloso, ho fatto tutto da solo.
Il
personaggio che interpreti nel film ti assomiglia un po'; entrambi
volete che ci sia giustizia nel mondo, siete calmi di natura e siete
affascinanti.
Lui è affascinante? Non penso. Non sorride nemmeno.
Si, è questo che lo rende affascinante. [ride]
[ride]
Voglio dire, per la storia e le altre persone sì, è davvero
affascinante. Mi piace il suo ruolo. È tutto per uno scopo. Ecco si,
anche per me, per far sì che accadano determinate cose, sono disposto a
sacrificarne delle altre, questa è la cosa principale che penso abbia
anche lui.
Le
scene di azione, non erano affatto pericolose perché nessuno riesce a
vederlo quando si muove [per il modo così veloce con cui muove la
spada]. Vedrete parte della scena in cui uccido Ichigo nel trailer.
[ride]
È stato divertente?
È sempre divertente uccidere qualcuno! [ride]
Nel tuo precedente ruolo come Watanabe (L'Uccello) nel film Unbroken, ti eri completamente immerso nel tuo personaggio al punto di allontanarti da Jack O’Connell mentre eravate sul set. Quali erano le sfide che hai dovuto affrontare invece sul set di Bleach? Per esempio, hai dovuto fare delle cose difficili o ti ci è voluto molto per entrare nel personaggio?
Penso
che gli altri attori siano più professionali. Non ho un interrutore che
mi faccia entrare nel ruolo e poi ritornare in me stesso, è per questo
che evito di parlare con gli altri attori. Una volta che mi immedesimo
in un personaggio, non voglio ritornare in me stesso perché poi impiego
molto tempo a rientrare nel ruolo. Ad essere onesto, a volte penso a
quanto profondo uno entri nel personaggio. Io sono il tipo che entra nel
ruolo e non ne esce per un po'. Ho bisogno di mantenere le distanze.
Il ragazzo principale e tutti gli altri sono davvero bravi. Anche nel film Gangoose, lo
sono tutti, ma io interpreto il ruolo del cattivo per cui non voglio
che il nostro rapporto si intrometta nella performance. Se combattiamo,
voglio che loro mi odino, deve essere reciproco. È l'unico modo che
conosco. Come nel primo film Unbroken, non conosco altro modo per immedesimarmi al meglio nel personaggio.
Parliamo del tuo lavoro con l' UNHCR!
Finalmente! [Ride] Ci sono così tante cose di cui parlare, molte delle volte le persone lo dimenticano.
Affatto,
sappiamo che è un argomento a cui tieni molto. L'anno scorso sei
diventato il primo
Ambasciatore di Buona Volontà giapponese.
Congratulazioni! Da allora abbiamo notato grazie a Instagram che stai
partecipando a più incontri con l'UNHCR. Diventare Ambasciatore ti ha
aperto nuove porte per aiutare ed educare il mondo riguardo la crisi dei
rifugiati?
Si, molto. Come essere umano. Si.
È
questo di cui ho parlato durante i miei spettacoli e come dovrebbe
essere per i miei fan. Questo forse non è la cosa più adatta da dire
come cantante e intrattenitore o come prodotto in questo business di
intrattenimento, ma fare questo genere di lavoro di beneficenza, a volte
le persone non se lo aspettano e a volte non lo apprezzano. Qualche
volta è da ostacolo perché le persone non si interessano, ma come per le
mie figlie, non voglio continuare a dare loro solo zucchero e
cioccolato. È davvero importante inserire
verdure in un pasto, l'equilibrio è essenziale. Ovviamente se gli dessi
solo spinaci lo odierebbero.
Ma
penso che la musica possa far accadere di tutto, come per le persone
che non ascoltano i discorsi, forse potrebbero ascoltare la musica. La
musica può essere un ponte di connessione, ed è qualcosa che forse sono
in grado di fare. Questo è il tema. La prima volta che sono stato in un
campo di rifugiati ero spaventato.
Si,
ho capito che c'è qualcosa che posso fare con la musica lì. La musica è
invisibile, non puoi vederla, ma ce l'abbiamo e può fare da colla per
connettere le persone e portarle in un posto nuovo. Questo è il mio
ruolo di ambasciatore. Sono MIYAVI anche nel campo di rifugiati, non
sono il solito ambasciatore che si vede in giro, sono una rockstar che
si occupa di beneficenza. È questa la mia identità di MIYAVI,
l'ambasciatore
.
Molte persone si rapportano con la canzone Long Nights lì
fuori. La usano come riferimento quelli che hanno perso qualcuno di
caro, qualcuno che sta affrontando qualche difficoltà, chi soffre di
depressione o di insonnia ecc. Hai un messaggio per i lettori che stanno
soffrendo e fanno fatica a trovare la speranza?
Non
sei solo ad affrontare questo duro momento. Anche io ho avuto momenti
difficili. Ma il fatto è che, per essere forte devi fortemente credere
che ci sia una meta aldilà di questa difficoltà. Senza di essa, non
lotti affatto, per cui fin quando sai che il domani arriverà, tu
riuscirai a superare una lunga notte. Anche se la notte è davvero lunga,
devi resistere. Non dico che è semplice, ma è l'unica soluzione, per
cui credi nel domani. Non dipende dagli altri o da me, io non posso fare
niente di concreto per te. Io faccio musica e magari posso darti
consigli, ma dipende tutto da te. Spero davvero che la mia musica possa
aiutarti a superare le difficoltà della vita.
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