giovedì 31 ottobre 2013

MIYAVI X L'UOMO VOGUE OTTOBRE 2013 [ INTERVISTA]

Solamente oggi (ultimo giorno utile per comprare la rivista) abbiamo saputo che MIYAVI era nel n444 di L'UOMO VOGUE OTTOBRE 2013 con foto e articolo !
L'articolo e' disonibille online su vogue.it ma ve lo riportiamo anche qua sotto, leggete cosa dice il SAMURAI CHIATARRISTA GIAPPONESE:

Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".     

 Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".     

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America [*Informazione errata della rivista ] , con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare".

 La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".     

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo". -

crediti: Groomer Takahiro Hashimoto, Fashion editor Takafumi Kawasaki, Photo by Taka Mayumi articolo  di Francine Flora

* Il tour SLAP THE BEAT e' stato solo in Giappone, MIYAVI sarà nuovamente in tour mondiale con SLAP THE WORLD TOUR 2014 !
Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
- See more at: http://www.vogue.it/uomo-vogue/people-stars/2E:
Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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Calmo e pacato, Miyavi di persona è l’opposto della sua iper-energica immagine di scena. Il trentaduenne samurai/chitarrista è infatti famoso in Giappone per il suo modo unico di suonare la chitarra senza plettro, colpendo le corde con le dita nude per ottenere un suono veramente potente. E lui suona con un messaggio: vuole rendere il mondo un posto migliore attraverso la sua musica. "Intorno a noi accadono già troppe cose orribili, disastri naturali, guerre, cattiva politica, caos economico. Penso che la musica debba spingersi oltre, oltre le frontiere, le ideologie, il colore della pelle. La musica è universale".

Nato a Osaka, da bambino era un instancabile calciatore, ma da quando un infortunio gli ha impedito di diventare professionista la musica ha catturato il suo entusiasmo: ha comprato una chitarra e iniziato a suonare cover di Ray Charles. "Volevo fare qualcosa di nuovo: credo sia responsabilità di un artista regalare al pubblico un’esperienza che non ha mai provato prima. Il jazz e il blues mi hanno sempre influenzato, ma io ho voluto aggiungere un tocco tradizionale giapponese. Suono la chitarra come farei con lo shamisen, il che crea un effetto potente, unico, come quello di un basso. Il pubblico occidentale, se non c’è niente di speciale nella musica che proponi, semplicemente non ti ascolta".

Il suo nuovo album, che si chiama Miyavi come lui, è stato registrato a Londra l’anno scorso, mentre adesso l’artista è in giro con il tour Slap the beat, che lo ha portato a esibirsi fino in Sud America, con il solo accompagnamento di un batterista. "Questa volta ho voluto registrare qualcosa di popolare e leggero, qualcosa che il mio pubblico potesse cantare". La sua originalità cattura il favore di una audience trasversale: giovani e anziani, giapponesi e stranieri, amanti del pop e appassionati di musica rock allo stesso modo. "La gente mi scopre su YouTube e poi viene da ogni dove per vedermi in concerto: ai miei spettacoli partecipano diverse tipologie di spettatori, ed è per questo che lo faccio. Io suono per entusiasmare, per rendere felici le persone".

Cosa c’è nel futuro di Miyavi? Un nuovo tour mondiale che comincia all’inizio del 2014 e, anche se non tutte le date sono confermate, viaggerà con ogni probabilità nuovamente in lungo e in largo per Asia, Europa, America. Ma, prima ancora, debutterà sul grande schermo in una pellicola di Hollywood, che sarà girata nei ritagli di tempo del tour. "Ho molti amici nell’industria del cinema e per molti anni ho rifiutato di girare un film, ma questa volta lo script mi ha convinto. Si sposa con il concetto e il messaggio che cerco di trasmettere con la mia musica. E anche se interpreterò il ruolo di un cattivo, il film ha un messaggio edificante e sono davvero entusiasta di far parte di questo progetto. I miei fan sono sempre attenti e affettuosi e sono loro che mi spingono a suonare, recitare e mixare musica e moda. Ci sono diversi modi per esprimere l’originalità, e credo che questa sia la mia missione nel mondo".
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