sabato 31 agosto 2024

Il nuovo album di MIYAVI, “Lost in Love”, che include una collaborazione con George Clinton, è in arrivo in autunno.

Traduzione Italiana dell'articolo https://www.billboard.com/music/pop/miyavi-new-album-lost-in-love-george-clinton-collab-releasea-date-1235763339/

Questo album rappresenta un viaggio di tre anni di esplorazione sonora”, spiega il musicista a Billboard.

Dopo la sua più lunga pausa tra le pubblicazioni di album, MIYAVI è pronto a tornare prepotentemente sulla scena musicale mondiale con un nuovo progetto che, secondo il chitarrista rock giapponese, “rappresenta un viaggio di tre anni di esplorazione sonora”.

Billboard può confermare in esclusiva che l'atteso album di MIYAVI, Lost in Love, uscirà a ottobre tramite Rise Records. Soprannominato il “chitarrista samurai” per il suo caratteristico stile di chitarra slap, l'ultimo progetto di MIYAVI arriva dopo essersi affermato come pioniere del settore con più di due decenni all'attivo, ottenendo diversi successi nella Billboard Japan Hot 100 e debuttando nella classifica Alternative Digital Song Sales statunitense nel 2021 con la sua collaborazione con PVRIS “Snakes”.

“Questo album rappresenta un viaggio di tre anni di esplorazione sonora in cui ho lasciato che fosse il processo creativo a guidare la strada”, spiega MIYAVI a Billboard in una dichiarazione. “Con questo disco mi sono preso intenzionalmente del tempo, uscendo dalla mia zona di comfort artistico per superare i miei limiti e realizzare il mio lavoro migliore. È stato un luogo vulnerabile in cui trovarsi dopo tanti anni nell'industria musicale, ma sapevo che era necessario”.

Con nuove collaborazioni come la leggenda del funk George Clinton e il sodalizio di partner musicali di lunga data come Lenny Skolnik, MIYAVI afferma che Lost in Love simboleggia il suo punto di vista internazionale come artista in continua evoluzione.

“Ho avuto la fortuna di collaborare con un gruppo eterogeneo di artisti le cui influenze si sono intrecciate nell'album, con la mia chitarra a fare da filo conduttore”, aggiunge il musicista nato a Osaka. “La mia vita è sempre stata divisa tra il Giappone e gli Stati Uniti, e questa dualità si riflette profondamente in questo album. Alcuni brani colpiscono duramente, mentre altri sono solo puro divertimento, dando al disco una personalità sdoppiata. Lost in Love è il culmine di una vita di esperienze, che racchiude tutte le sfaccettature di chi sono”.

Il quarantaduenne condivide tali esperienze nella prima canzone dell'LP, “Broken Fantasy”, che analizza la quasi crisi d'identità di MIYAVI dopo il trasferimento della sua famiglia da Tokyo a Los Angeles, in seguito al successo critico e commerciale ottenuto con il ruolo di protagonista in Unbroken, il film diretto da Angelina Jolie e nominato agli Oscar, uscito nel 2014. 

La collaborazione con George Clinton “I'm So Amazing” mostra la sua capacità di fondere epoche e generi diversi nel suo sound caratteristico per un messaggio universale su come mantenere la fiducia in sé stessi. L'album si chiude con “One More Time”, un sentito tributo alla moglie Melody, che mette in luce le sfide e l'amore che li unisce, sottolineando il grande supporto di Melody per la famiglia e per la carriera in continua evoluzione di MIYAVI.

Altri brani come “We Stay Up All Night” e “Real Monster” proseguono l'esplorazione dell'identità e del legame di MIYAVI come mostrato nei suoi dischi precedenti, mentre “Mirror Mirror” offre una cruda introspezione delle lotte interiori della rockstar con testi come “All my life I'm fighting for you” che catturano il suo monologo interiore.

I fan hanno avuto un assaggio di Lost in Love con il doppio singolo di febbraio, “Broken Fantasy” e “Tragedy of Us”, e con il minaccioso inno rock-pop “Eat Eat Eat”, pubblicato il mese scorso. 

Oltre al suo prossimo album, MIYAVI ha recentemente confermato la sua partecipazione alla commedia d'azione The Wrecking Crew di Amazon MGM Studios, al fianco di Dave Bautista e Jason Momoa.

L'album Lost in Love di MIYAVI uscirà il 9 ottobre 2024

Tracklist:

  1. “Intro”
  2. “Broken Fantasy”*
  3. “Tragedy of Us”*
  4. “Eat Eat Eat”*
  5. “We Stay Up All Night”*
  6. “Real Monsters”
  7. “Mirror Mirror”
  8. “I’m So Amazing” (feat. George Clinton)
  9. “You Already Know”
  10. “Put Your Hands on Me”
  11. “If You Know How to Dance”
  12. “One More Time”
* Canzoni rilasciate digitalmente 


NOTE COMYVITALIAN FC
  • L'album Lost in Love nella sua edizione giapponese con tracklist differente, e' uscito solo come CD in Giappone lo scorso 03/04/2024
  • In data 09/10/24 uscirà in Giappone anche l'album "Found In Pain
  • E' possibile acquistare i CD direttamente dal Giappone da sito come CD JAPAN e Yes Asia

mercoledì 2 maggio 2018

[TRADUZIONE IN ITALIANO] MIYAVI x JROCK NEWS INTERVISTA 2018

FONTE ORIGINALE: JROCK NEWS 

INTERVISTA: MIYAVI NEL SUO RUOLO IN BLEACH, I SUOI VALORI E ISPIRAZIONI DA HIDE.
Il sole era più splendente del solito su Londra il 21 aprile, come se i cieli sapessero che il samurai chitarrista giapponese MIYAVI era arrivato per il suo Day 2 World Tour in Europa. In una camera adiacente all'area del palco dell'ULU, l'intervista si è tenuta in una lunga stanza bianca fatta da finestre grandi dal soffitto al pavimento, facendo riempire la stanza di luce. Vestito con una felpa nera leggera abbinata a dei jeans casual, gli abiti del pre-spettacolo di MIYAVI era completati con un paio di sneaker fituristiche nere a suola bianca della Y-3 NOCI HIGH.

Di solito non vai in tour così presto, considerando che è passato solo un anno dal Fire Bird World Tour. Per i tuoi tour precedenti, facevi passare almeno un anno o due prima di iniziarne un altro. Cosa ti ha spinto a ritornare così presto senza fare alcuna pausa?
Bella domanda, non pensavamo di andare in tour quest'anno dato che lo abbiamo già fatto l'anno scorso, ma dato che sono venuto a Parigi per il fashion show e sono stato a New York per la riunione delle Nazioni Unite, abbiamo pensato di avere una paio di spettacoli a Londra, New York, Pechino... La cosa è nata così.  Non è un vero e proprio “tour”. A volte si fanno diversi spettacoli nel proprio Paese, per cui è andata così. Abbiamo pensato di fare qualche concerto nelle capitali principali in modo tale da far venire chi ne avesse voglia. E anche se non sono tanto vicini magari potevano venire lo stesso. Se facendo così significa avere un altro "tour" dopo essere venuti a Londra, perché non andare anche a Berlino o in Russia oppure Varsavia? Questa volta, come si può vedere, è più compatto. Anche i locali scelti erano più piccoli. 


Si, e stai per andare in tour anche in sud America, giusto?
Quella è un'altra storia. Per quanto riguarda l'America, pensavamo di fare un concerto solo a LA e NY, ma siamo finiti per includere altre città. È stato un bene. Abbiamo annunciato questo tour e i fan del sud America hanno iniziato con "questo non è un tour mondiale! (se non ci includete)".
Abbiamo avuto offerte dai promoters locali in sud America, le loro voci ci sono sembrate magnifiche e potenti. Noi non possiamo organizzare un concerto senza l'aiuto delle persone del posto. Non conosco i numeri di telefono dei promoter dei locali, per cui abbiamo bisogno di aiuto della gente del posto. In questo caso, la forte voce dei miei fan ha fatto sì che i promoter locali ci lavorassero sú. Abbiamo ricevuto l'offerta quindi da quei promoter e hanno fatto sì che questo potesse accadere. All'inizio anche sulle nostre merci non avevamo fatto stampare sopra le date del tour in sud America, perché non era programmato. Abbiamo ricevuto l'offerta solo in un secondo momento.
È bellissimo sentire quanto sia forte la voce dei fan. Ovviamente avrei tanto voluto andare in sud America anche prima, ma è lontano, e non abbiamo idea di cosa possiamo fare lì, anche per la lingua diversa— Per cui è stato un forte impatto sentire quanto sia potente la voce dei fan. Ora sta accadendo! Sono davvero entusiasta, era da molto che volevo andare.
Ma la decisione non dipende solo da me, ho il mio staff, i miei impegni, i miei affari— Questa volta è stato un miracolo far sì che questo potesse accadere. Apprezzo davvero molto la voce dei miei fan in sud America! 


Fin'ora hai completato già 18 concerti, compresi quelli in Asia. Come fai a mantenere buona la tua salute e energia? Perché non è semplice.
Già, non è semplice. Questa è un'altra bella domanda.

Ti poni dei limiti sul palco?
No, non si tratta di questo. Il fatto è che non faccio feste. Per niente. È la routine, le piccole cose che continui a fare giorno per giorno che ti aiutano. Non si tratta di fare grandi cose una volta sola. Personalmente, mi sento più un atleta in tour. Anche quello che mangio è diverso quando non sono in tour. Quando non sono in tour, mi alleno tutte le mattine appena dopo essermi svegliato. Parlo col mio staff in Giappone e quello negli Stati Uniti. Mi piace svegliarmi presto, intorno alle 4 o 5.

Quattro di mattina?!?
Si, mi piace molto l'energia che c'è la mattina presto. Mi alleno tutti i giorni, ogni singolo giorno, prima dei concerti, dopo i concerti, e prima di mettermi a letto. È davvero importante mantenere questa mentalità. È veramente cruciale.
Ma all'inizio ero solito farmi fare dei massaggi prima degli spattacoli in ogni paese dato che mi scatenavo eccessivamente sul palco, ma ora non più. È la semplicità che è importante, cosicché tu possa mantenerti in forma senza alcun trattamento specifico. Prima mi dovevo preoccupare di non trovare un posto in cui facessero massaggi, ma ora posso fare tutto da solo.
Anche per quanto riguarda il cibo, mi preparo sempre uno smoothie la mattina per mantenermi in buone condizioni. La qualità della colazione in hotel non mi fa alcun effetto dato che mi preparo la colazione da solo ogni singola mattina. Inoltre, ho tagliato fuori i carboidrati.
In realtà, durante questo tour, ho iniziato ad inserire carboidrati di proposito, per cui questa è la differenza sostanziale di quando sono in tour e no. La quantità di energia che uso sul palco e nello studio è completamente diversa perché, sai sul palco sudo molto. Sfrutto quella energia grazie ai muscoli e ai grassi. E nello stesso tempo, è molto inportante dare al proprio corpo e alla propria mente enegia a sufficienza, per cui ho iniziato a controllare la quantita di zuccheri e carboidrati in tour. Per cui sí, direi di star mangiando molto carboidrati.

Quali carboidrati preferisci in genere?
Niente glutine, per cui riso— Riso marrone, caramelle di zucchero di canna, quinoa e mais. Di solito non mangio pane e pasta, ma a volte non ho altra scelta.
La musica è davvero spirituale, perciò per continuare su questa strada bisogna stare in buone condizioni fisiche. È mia responsabilità fare del mio meglio sul palco. Mi sono quasi ammalato in Asia. L'aria è diversa, soprattutto a Hong Kong e Beijing., sono belle città con un bel pubblico, ma non direi proprio che la qualità dell'aria è buona. Danneggia la voce e la gola.


A inizio anno hai annunciato che verranno rilasciati degli EP ogni mese a iniziare da marzo. Long Nights con Sonita Alizadeh e In Crowd con Seann Bowe. Cosa devono aspettarsi i fan per gli EP futuri?
Ad essere onesto, alla base deve esserci libertà di creazione. Abbiamo già suonato diverse tracce inedite sul palco che però non abbiamo fatto ancora uscire ufficialmente, per cui lo scopo è renderle pubbliche. La canzone di questo mese uscirà a giorni. (So On It ora disponibile su iTunes)

Abbiamo notato che hai suonato anche cover di diversi artisti, come scegli le canzoni di cui vuoi fare una cover? Soprattutto per quanto riguarda le canzoni che decidi di suonare in tour.
Scelgo semplicemente le tracce da cui mi sento ispirato. Non sono l'unico a scegliere, c'è di mezzo anche il parere dei miei produttori, lo staff, tutti loro raccolgono le canzoni. Suono senza sapere di cosa si tratta e vengo ispirato da esse. Sento la musica come suona con la chitarra e provo.

Hai anche suonato Pink Spider, puoi dirci come Hide ti abbia ispirato per l'album tributo?
Lo rispetto su diversi aspetti come artista, per il suo comportamento verso le sue creazioni e i suoi fan. Il modo in cui comunica e costruisce rapporti con i suoi fan. Anche il suo modo di fare nei confront del mercato globale. Non solo per il mercato giapponese, lui ha cercato di portare i suoi fan a un altro livello. Non solo confrontandosi faccia a faccia con i suoi fan, ma sfidandoli con cose nuove, non è per niente facile. In realtà il pubblico non vuole questo. Non che sia un male, ma è come se li educasse. Le mie due figlie ad esempio, certo mi confronto con loro, ma nello stesso tempo non sto sempre lì ad aiutarle su tutto.
A volte le lascio sbagliare di proposito e penso che questo sia vero amore, il modo giusto per mostrare amore e affetto affinché loro possano diventare indipendenti. Faccio lo stesso con i fan, voglio fare le cose che desiderano, ma voglio anche che si sentano fieri di essere fan di MIYAVI, per cui non dico che quello che stiamo facendo sia sbagliato, ma è importante conoscere anche cosa stia accadendo lì fuori nel mondo. Questo è quello che ho capito quando ero nel mondo del visual kei.
È una bella cultura e diversa da tutte le altre, ma piace ai vostri genitori? I vostri genitori sono fieri di voi? I vostri compagni di classe sono interessati, non penso esista una musica o creazione perfetta ma almeno voglio essere autentico, artistico e professionale— così anche se magari potrà non piacere alle persone, almeno i miei fan non verranno giudicati per questo.
È un discorso molto delicato, voglio che i miei fan siano forti e in grado di cavarsela da soli.

Come fai con le tue figlie?
! Non so se questa sia la cosa giusta da dire o da fare come artista, esibizionista e intrattenitore. Ma non voglio che i miei concerti per loro siano un posto dove poter scappare dalla realtà.
Non voglio questo. Sarebbe tossico per loro. È come lo zucchero. Non mi piace.
Voglio che se ne vadano dai miei concerti più forti. Il mio spettacolo è fatto per questo ed è una mia responsabilità. 

Da dove prendi tutte queste idee e filosofie? Chi ti ha aiutato ad guidare le tue figlie, a educare e fortificare i tuoi fan? C'è qualcuno in particolare che ti ha ispirato?
Hm, questa è una bella domanda. Non ne ho idea. Certo, l'influenza di mia moglie Melody è forte. Apprezzo davvero come abbia cresciuto le nostre bambibe, è grazie a lei se posso andare in tour così. Siamo molto simili, e nello stesso tempo io ho cose che a lei mancano e lei ha cose che io non ho, condividiamo le idee e i comportamenti da assumere nei confronti delle nostre bambine. Io sono più severo. Le mie figlie devono allenarsi tutte le mattine. Ovviamente si tratta di correggere la postura, la respirazione, piccole cose. L'obbiettivo non è costruire una muscolatura forte, ma voglio che si abituino a sapere che è importante. Per cui sì, vengo molto ispirato da Melody.

Dato che stiamo parlando di famiglia, com'è la comunicazione tra di voi?
Parliamo sui social, ho chattato per due ore con Melody dopo essere arrivato a Londra. Sono rimasto a Parigi perché avevo una serie di incontri, sono poi arrivato a Londra con l'Eurostar e stavo parlando con Melody mentre cenavo, era come se fossi con lei.
Con le mie figlie comunico su delle app, ma di recente hanno iniziato a giocare a “Minecraft”, però c'è anche un'altra app diversa chiamata “Roblox”, così gioco con loro. Quando ho tempo e vado online, le trovo e gioco con loro. [ride] È divertente fare qualcosa insieme nel mondo di internet. 

Cambiamo argomento parlando del film Bleach, congratulazioni per il tuo ruolo. Per i fan che non conoscono l'anime, puoi parlarci un po' del film?
Penso che voi conosciate l'anime più di me. [ride] Dovreste spiegarlo voi. L'anime non mi era molto familiare. Mi piacciono gli anime come Vagabond, Fighter Baki, mi piacciono creazione che abbiano una morale filosofica, capite. A suo modo, anche Bleach ce l'ha.
Sapevo che piaceva a molti dei miei fan, perciò quando ho ricevuto l'offerta dal direttore, ero interessato alla relazione tra Byuuka e Rukia perché ho una sorella più giovane. Come ho già detto, proteggerli o essere dolci con loro non è l'unico modo per mostrare affetto. Infatti, anche Byakuya è molto severo ma ama davvero sua sorella
È il suo modo di amarla, ci sono vari conflitti tra lui e la sorella perché lui vuole che lei sia forte abbastanza ma il valore della vita è diverso. Per me, quell'emozione e quel sentimento verso sua sorella mi è sembrato davvero interessante. È stata anche un'occasione per provare delle scene di azione con la spada, mi sono divertito. 

Hai recitato tu in tutte le scene di azione o avevi una cotrofigura per le scene più pericolose?
Non ho fatto niente di pericoloso, ho fatto tutto da solo.

Il personaggio che interpreti nel film ti assomiglia un po'; entrambi volete che ci sia giustizia nel mondo, siete calmi di natura e siete affascinanti.
Lui è affascinante? Non penso. Non sorride nemmeno. 
Si, è questo che lo rende affascinante. [ride]
[ride] Voglio dire, per la storia e le altre persone sì, è davvero affascinante. Mi piace il suo ruolo. È tutto per uno scopo. Ecco si, anche per me, per far sì che accadano determinate cose, sono disposto a sacrificarne delle altre, questa è la cosa principale che penso abbia anche lui.
Le scene di azione, non erano affatto pericolose perché nessuno riesce a vederlo quando si muove [per il modo così veloce con cui muove la spada]. Vedrete parte della scena in cui uccido Ichigo nel trailer. [ride]

È stato divertente?
È sempre divertente uccidere qualcuno! [ride]

Nel tuo precedente ruolo come Watanabe (L'Uccello) nel film Unbroken, ti eri completamente immerso nel tuo personaggio al punto di allontanarti da Jack O’Connell mentre eravate sul set. Quali erano le sfide che hai dovuto affrontare invece sul set di Bleach? Per esempio, hai dovuto fare delle cose difficili o ti ci è voluto molto per entrare nel personaggio?
Penso che gli altri attori siano più professionali. Non ho un interrutore che mi faccia entrare nel ruolo e poi ritornare in me stesso, è per questo che evito di parlare con gli altri attori. Una volta che mi immedesimo in un personaggio, non voglio ritornare in me stesso perché poi impiego molto tempo a rientrare nel ruolo. Ad essere onesto, a volte penso a quanto profondo uno entri nel personaggio. Io sono il tipo che entra nel ruolo e non ne esce per un po'. Ho bisogno di mantenere le distanze.
Il ragazzo principale e tutti gli altri sono davvero bravi. Anche nel film Gangoose, lo sono tutti, ma io interpreto il ruolo del cattivo per cui non voglio che il nostro rapporto si intrometta nella performance. Se combattiamo, voglio che loro mi odino, deve essere reciproco. È l'unico modo che conosco. Come nel primo film Unbroken, non conosco altro modo per immedesimarmi al meglio nel personaggio.

Parliamo del tuo lavoro con l' UNHCR!
Finalmente! [Ride] Ci sono così tante cose di cui parlare, molte delle volte le persone lo dimenticano.

Affatto, sappiamo che è un argomento a cui tieni molto. L'anno scorso sei diventato il primo 
Ambasciatore di Buona Volontà giapponese. Congratulazioni! Da allora abbiamo notato grazie a Instagram che stai partecipando a più incontri con l'UNHCR. Diventare Ambasciatore ti ha aperto nuove porte per aiutare ed educare il mondo riguardo la crisi dei rifugiati?
Si, molto. Come essere umano. Si.
È questo di cui ho parlato durante i miei spettacoli e come dovrebbe essere per i miei fan. Questo forse non è la cosa più adatta da dire come cantante e intrattenitore o come prodotto in questo business di intrattenimento, ma fare questo genere di lavoro di beneficenza, a volte le persone non se lo aspettano e a volte non lo apprezzano. Qualche volta è da ostacolo perché le persone non si interessano, ma come per le mie figlie, non voglio continuare a dare loro solo zucchero e cioccolato. È davvero importante inserire verdure in un pasto, l'equilibrio è essenziale. Ovviamente se gli dessi solo spinaci lo odierebbero.
Ma penso che la musica possa far accadere di tutto, come per le persone che non ascoltano i discorsi, forse potrebbero ascoltare la musica. La musica può essere un ponte di connessione, ed è qualcosa che forse sono in grado di fare. Questo è il tema. La prima volta che sono stato in un campo di rifugiati ero spaventato.

Quella volta in Libano, giusto?
Si, ho capito che c'è qualcosa che posso fare con la musica lì. La musica è invisibile, non puoi vederla, ma ce l'abbiamo e può fare da colla per connettere le persone e portarle in un posto nuovo. Questo è il mio ruolo di ambasciatore. Sono MIYAVI anche nel campo di rifugiati, non sono il solito ambasciatore che si vede in giro, sono una rockstar che si occupa di beneficenza. È questa la mia identità di MIYAVI, l'ambasciatore
.
Molte persone si rapportano con la canzone Long Nights lì fuori. La usano come riferimento quelli che hanno perso qualcuno di caro, qualcuno che sta affrontando qualche difficoltà, chi soffre di depressione o di insonnia ecc. Hai un messaggio per i lettori che stanno soffrendo e fanno fatica a trovare la speranza?
Non sei solo ad affrontare questo duro momento. Anche io ho avuto momenti difficili. Ma il fatto è che, per essere forte devi fortemente credere che ci sia una meta aldilà di questa difficoltà. Senza di essa, non lotti affatto, per cui fin quando sai che il domani arriverà, tu riuscirai a superare una lunga notte. Anche se la notte è davvero lunga, devi resistere. Non dico che è semplice, ma è l'unica soluzione, per cui credi nel domani. Non dipende dagli altri o da me, io non posso fare niente di concreto per te. Io faccio musica e magari posso darti consigli, ma dipende tutto da te. Spero davvero che la mia musica possa aiutarti a superare le difficoltà della vita.


martedì 10 aprile 2018

[TRADUZIONE IN ITALIANO] MIYAVI × HIGHFLYERS Vol.4 INTERVISTA 2018




Fonte originale e crediti:  highflyers.nu
Testo: Kaya Takatsuna / Foto: Atsuko Tanaka / Foto ritocco: Koto Nagai
Traduzione inglese di Nicki A. (@uchiakebanashi)
 
Non si possono realizzare sogni che non sono stati sognati. Coloro che hanno passione e determinazione, che sono generosi e sanno condividere la gioia con gli altri, sono quelli che riescono a raggiungere il successo.

Per la nostra ultima intervista con MIYAVI, siamo lieti di vederlo esprimere la sua visione riguardo le sue attività per il mondo, il suo metodo di apprendimento dello studio delle lingue straniere, la differenza tra il Giappone e il resto del mondo, e anche le cose che trova oggi essere indispensabili. MIYAVI, come ambasciatore dell'UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees), ha potuto stare a contatto con i bambini che vivono nei campi dei rifugiati. Queste esperienze e il fatto che lui è padre di due bambine, gli ha reso chiaro quanto fosse importante imparare nuove lingue e l'etica per cui si possa evitare di creare conflitti in futuro. Abbiamo anche avuto occasione di ascoltare alcune sue riflessioni riguardo cose diverse tra cui il suo successo, le persone che lui crede abbiano più successo, e i sogni che vorrebbe realizzare ora.
L'istruzione è la cosa più essenziale nella vita. Il Giappone ha bisogno di più istruzione riguardo le lingue e l'etica delle diverse popolazioni. Con la speranza che i giapponesi possano aprire i loro orizzonti e assaporare i diversi sapori e culture degli altri paesi.


Qual è la cosa più importante per te come chitarrista?
Essere una cosa sola con la chitarra. È la base di tutte le mie esibizioni.

Pensi che il legame tra te e la tua chitarra cambi giorno per giorno?
Il legame è pressoché lo stesso sebbene ci siano stati momenti in cui non mi sono sentito una cosa sola con essa (ride). Ma non ricordo bene quel momento. Parlando di "diventare una cosa sola con la chitarra", è stato nel periodo in cui ho conosciuto BOBO, ho cambiato etichetta discografica con l'EMI e ho realizzato “WHAT’S MY NAME” (nel 2010), che mi sono sentito davvero unito ad essa. Di certo ho ancora strada da fare con la chitarra e anche con lo studio delle lingue, mi esercito tutti i giorni.

Parli così bene in inglese che sembra la tua lingua madre, sebbene tu abbia iniziato le attività all'estero soltanto in età adulta. Per quanto tempo ti sei esercitato con il tuo inglese?
Ho studiato davvero tanto (ride). Sono stato in america per 3 mesi quando avevo 25 anni, e quando ero lì, mi assicuravo di non uscire con nessun giapponese. Inoltre, ho creato amicizie con altri madrelingua. Alla fine, che si tratti della chitarra, calcio o dello studio delle lingue, tutto parte da quanta passione ci metti nelle cose.

Ora sei attivo sia in Giappone che all'estero. Quale diresti sia la differenza più grande tra il Giappone e il resto del mondo?
"Estero" comprende tanti paesi diversi. "Il Giappone è il migliore!" è la tipica cosa che dice chi non ha mai messo piede fuori dal Giappone. Penso che si possa dire "il Giappone è bello!" solo quando si ha esplorato il mondo e assaporato i diversi sapori e culture degli altri paesi. Noi giapponesi, viviamo una vita quieta e sicura in un paese ricco dove tutto è praticamente in ordine e le cose di poco conto diventano notizie (ride). Tuttavia, non dovremmo solo essere pronti a criticare, dovremmo anche essere grati nei confronti di coloro che hanno costruito questo paese, particolarmente ai nostri antenati e anche a coloro che lavorano sodo in prima linea.



Cosa ne pensi dei giapponesi di oggi?
Penso che dovremmo migliorare la qualità della nostra istruzione di base. Dopo essere stato presentato da Angie(Angelina Jolie), sto ora lavorando con i volontari dell' UNHCR, un'organizzazione conosciuta come Alta Commissione per i Refugiati in lavoro per le Nazioni Unite. Innanzitutto, per le persone che vivono in condizioni di vita e di morte nei campi per i rifugiati, le cose più importanti per loro sono necessità quali cibo, acqua, assistenza medica e buone condizioni sanitarie. Nonostante le loro circostanze, considerando comunque l'instruzione come la cosa più importante dopo queste necessità primarie. In Libano e Tailandia, ai bambini nei campi dei rifugiati, viene loro provveduta un'istruzione sulla filosofia e sulle morali da seguire. Questo non solo serve da investimento per il loro futuro ma può anche scoraggiare ipotetici conflitti futuri. Nonostante valga lo stesso per il Giappone, il Giappone non è ingranato molto con credenze religiose. Mettendo da parte il fatto che possa essere giusto o sbagliato, penso che i giovani di oggi non abbiano abbastanza istruzione su argomenti che possano formarli a livello umanitario. Inoltre, penso non ci sia uno studio approfondito sulle lingue straniere. Penso che si debba migliorare decisamente l'istruzione sulle lingue e sull'etica.



Hai mai pensato a cose del tipo "Se il mondo fosse più così"?
Sí, senza dubbio, come ad esempio un mondo senza conflitti. Non trovo assolutamente giusto andare in guerra per soldi o che i soldi siano al centro dei valori dell'uomo. E penso che tutto questo sia riconesso ancora una volta all'istruzione. Probabilmente è perché non ci sono state le opportunità di insegnare valori che ti premettano di vivere una "vita decente". Questo è un obbligo di noi adulti e per questo motivo, penso che si dovrebbe aumentare il salario dei docenti/educatori. Non si tratta di pagarli in base ai loro sforzi che impiegano nel difficile lavoro di formazione del carattere di una persona. La questione è tutt'altra, nel senso che questi bambini sono coloro che costruiranno il futuro dei loro paesi. Per me l'istruzione è la forma più importante di creazione. Dopotutto, questo è ciò che dovremmo insegnare ai nostri bambini ancora puri. Se insegnamo loro che va bene uccidere altre persone, è normale che poi le cose diventano così. È importante insegnare loro prima di tutto la definizione di vivere una vita felice anche senza avere niente. Se non lo facciamo, non diventeremo mai felici nonostante il tempo che passa.  


Tu hai due bambine. Qual è la cosa più importante quando si tratta di allevare loro?
La comunicazione. Parliamo davvero tanto. I bambini ci guardano sempre e loro sentono molto più di ciò che i genitori pensano. È solo che il loro vocabolario è ancora molto limitato quando si tratta di esprimere i loro sentimenti. Perciò dobbiamo provare a vedere dalla loro prospettiva e ascoltare cosa ci dicono. È anche importante spiegare loro bene le cose. Se trascuriamo quella parte, sicuramente si creeranno dei problemi da qualche parte. 

 

Sei davvero un padre grandioso, non è così?
In realtà posso passare molto poco tempo con loro, per cui sono molto preziosi i momenti in cui siamo insieme. Ci sono molti modi di allevare i bambini e penso siano incredibili i padri che tornano a casa alla stessa ora e fanno il bagno con i loro figli tutti i giorni.
Tuttavia, sono davvero felice di mostrare alle mie bambine il mio lavoro. Vengono ai miei spettacoli e ascoltano le mie canzoni. Sono molto felice di mostrare che il loro papà si guadagna da vivere facendo queste cose per il bene della famiglia e che il loro padre stia lavorando per rendere il mondo un posto migliore. 


Bene allora, cosa pensi sia importante per trasformare i sogni in realtà?
Avere dei sogni. Se non hai sogni, non puoi trasformarli in realtà. Devi avere il desiderio intenso di renderli reali e continuare a portarli avanti.

Allora, cosa intendi tu per opportunità? E cosa bisogna fare per non perdersi questa opportunità?
Le opportunità sono solo opportunità. Sebbene sia banale da dire, per non perdere alcuna possibilità bisogna essere pronti a coglierla.

Qual è la differenza tra una persona di successo e non?
Nonostante quello che diventerai, resta generoso. È qualcosa che anche io sto cercando di imparare. Penso che riuscire a condividere la propria felicità con gli altri e combinarla con la passione e determinazione, prenderà sicuramente forma in vari modi. E sebbene probabilmente tutti possono raggiungere successi a breve termine, per me il vero significato di successo è più che altro essere capaci di restare generosi, anche nello spirito.



Secondo te, chi è la persona con più successo?
Sono nonno e nonna. Ormai non ci sono più, ma sebbene non avessero molto, si amavano tanto l'un l'altra e hanno riso molto insieme fino alla fine. Penso sia una vita ideale e che sia anche la migliore. Non importa quanto ricco e famoso diventi, anche soffrendo e avendo persone intorno che si tolgono la vita, loro hanno continuato a vivere la loro vita lasciando il resto alla volontà di Dio. È ideale. 

Cos'è per te il “successo”?
Essere capace di sfruttare al meglio ogni secondo, essere in grado di morire con il sorriso sul volto.

Infine, dicci se hai sogni che ancora non si sono realizzati. E quando pensi potranno essere realizzati?
Sogni idealizzati... Penso sia avere un mondo libero dai conflitti. Ma bé, dove c'è la notte, c'è il giorno; ci sono uomini e ci sono donne; e dove c'è luce c'è oscurità. A volte, quando ci rifletto sú, da un punto di vista, onestamente ci sono delle parti di me che temono che il giorno non arriverá anche quando i conflitti saranno scomparsi del tutto. Eppure, desidero che suonando la mia chitarra, le persone smettano di litigare fra loro nel mondo, anche solo per un secondo, per creare un momento in cui si possa sentire per davvero la pace. In questo senso, quando suono la chitarra, le persone che ho davanti non sono in conflitto tra loro. Spero di esprimere questo alle persone e proveró a renderlo realtà fino al giorno in cui morirò.

Riuscirai di sicuro a realizzare il tuo sogno.
Lavorerò sodo.

sabato 3 marzo 2018

[TRADUZIONE IN ITALIANO] MIYAVI × HIGHFLYERS Vol.3 INTERVISTA 2018 



Versione originale in giapponese e crediti :  highflyers.nu

Testo: Kaya Takatsuna / Foto: Atsuko Tanaka / Foto ritocco: Koto Nagaii
Traduzione inglese di Nicki A. (@uchiakebanashi)
Traduzione italiana  @ comyv Italian Fc

Per la nostra terza intervista con MIYAVI, gli abbiamo chiesto di parlarci del suo stile di vita in America, e anche delle nuove sfide affrontate nelle vesti di attore, dopo essere entrato a far parte nel cast del film di Angelina Jolie, “Unbroken”. MIYAVI, il quale crede nell'esistenza di una potenza invisibile, è il tipo che non solo rivolge preghiere ai suoi antenati ma anche agli spiriti nei luoghi in cui tiene i suoi concerti. È inoltre, sua abitudine allenarsi per regolare la sua pressione sanguigna e la temperatura corporea. Proprio quando aveva stabilito il suo stile di vita, gli venne offerto il ruolo da Angelina Jolie nel personaggio del sergente giapponese, Mutsuhiro Watanabe nel film “Unbroken”. In quest'intervista MIYAVI  ha parlato del suo primo incontro con Angelina Jolie, della differenza tra essere attore  e musicista  e di quanto le sue attività con i rifugiati lo abbiano influenzato.
Nonostante abbiano caratteristiche simili, musicisti e attori sono diversi tra loro. MIYAVI gioca nel suo ruolo di musicista impiegando il 100% di sé ogni giorno.

Ormai vivi in America. C'è qualcosa che fai ogni mattina che faccia parte della tua routine quotidiana?

Mi sveglio la mattina, bevo acqua, faccio una doccia, un po' di stretching e alleno tutto il corpo usando manubri, la palla per gli esercizi, il tubo per gli esercizi ecc. Penso che cose come ingrassare e andare in palestra siano innaturali per il corpo. Viviamo In un'era in cui con un click ci viene tutto spedito a casa, mentre le persone in passato dovevano andare a caccia per mangiare. Fondamentalmente siamo in un'era in cui non c'è bisogno di muovere tanto il nostro corpo. Io mi alleno e faccio stretching ogni mattina per ristabilire la pressione sanguigna, la temperatura corporea, così come la temperatura nella stanza.

Ho sentito dire che passi molto tempo  dedicandoti ad attività spirituali.

Do le mie offerte ogni giorno, dopo essermi allenato. Di solito offro sake e acqua e una serie di muffin, biscotti, frutta e altre pietanze.  Per me stesso e sono sicuro che anche per i miei fan: la presenza di qualcosa, la sensazione di sentir battere forte il cuore; sono tutte cose che non possono essere percepite con i nostri occhi. Cose che sono divise dal nostro corpo e che vengono percepite come movimenti ondeggianti, pensieri e spirito, e sì esistono ma sono invisibili ai nostri occhi, e noi musicisti siamo coloro che con il nostro lavoro diamo forma a queste sensazioni. Noi siamo qui non perché siamo figli di Dio, ma è un dato di fatto perché abbiamo genitori e perché i nostri genitori hanno avuto altri genitori e così via. Questo dimostra come siamo tutti connessi in qualche modo, e non prego soltanto per questo, anche quando vado in posti a me poco familiari prego per gli spiriti locali e per la terra lì. È come se dicessi loro "Scusate per il disturbo" (ride).

Da quand'è che hai iniziato a sentire questi sentimenti?

Devo dire che questa sensazione è diventata più forte dopo le riprese del film "Unbroken".  Dopo la conferma della mia presenza nel film, ho letto libri riguardo persone che hanno avuto esperienze sul campo di battaglia, completamente pronti a morire. Appena prima e in seguito alla produzione ho avuto modo di visitare Yasukuni Shrine e ho pregato ogni giorno sul set. Già pregavo prima, ma il sentimento è iniziato a farsi sentire di più da allora.

Apparire in quel film  deve essere stato di grande impatto per te.

Certo. È stato qualcosa di grosso. Mi ha aperto molte porte, incluso conoscere Angie (Angelina Jolie). Ho avuto l'opportunità  di provare cose nuove. Quando moriamo, il nostro corpo non marcisce in un battibaleno? Inoltre non possiamo portare con noi il nostro status, prestigio o tutto ciò che abbiamo in possesso con noi nella tomba. Questo pensiero mi ha fatto riflettere seriamente e ho iniziato a pensare a cosa posso lasciare a coloro che verranno dopo in futuro, rendendo questo pensiero una missione di vita.


Sono sicura che il tuo ruolo nel film è stato davvero difficile. C'era qualcosa che eri riluttante a fare?

Sì, c'è stato. Prima di incontrare Angie, non ero sicuro di avere le giuste qualità o se fossi stato addirittura capace di recitare la parte. Mi sono anche chiesto perché mai avrebbero dovuto dare un ruolo del genere a qualcuno come me, che non ha nessuna esperienza professionale nella recitazione.

L'offerta per il ruolo è stata improvvisa?

Sì. Apparentemente, avendo capito la particolarità del personaggio, lei (Angelina) cercava qualcuno con carisma. Credeva che un musicista o una rockstar sarebbero stati più appropriati per il ruolo di una persona che intimisce e sopprime prigionieri catturati in guerra. È così che mi ha cercato su internet e mi ha fatto l'offerta. All'inizio ho esitato, ma quando venne a Tokyo e ci incontrammo per la prima volta, mi disse: "Questa è una semplice storia riguardo l'America e il Giappone. Non è una storia riguardo chi vince e chi perde. È una storia che descrive come una singola persona ha affrontato le sue difficoltà e i suoi trauma e come alla fine si è dimostrato forte abbastanza da arrivare a uno stato mentale in cui è capace di perdonare. Questa storia e per far conoscere la vita che ha vissuto, il percorso che ha intrapreso per arrivare a questo stato mentale coraggioso e compassionevole". Allora mi feci coinvolgere dal suo entusiasmo. Sebbene lo trovassi un ruolo da prendere con le pinze, il messaggio che esprimeva era importante. Ho pensato che avesse un profondo significato. Inoltre più di ogni cosa, volevo dare una risposta al suo entusiasmo, e così mi è stata concessa l'opportunità di una nuova sfida;  decisi di impegnarmi al massimo per cooperare con lei.  

Per comparire in un film di Hollywood a larga scala come questo, hai avuto un coach per lavorare sulla recitazione?
Yoko Narahashi, il direttore che aveva dato la parte a Ken Watanabe in “Last Samurai” e Rinko Kikuchi in “Babel”, è stata la mia maestra di recitazione e mi ha insegnato molte cose. Da lei ho imparato che "recitare non è recitare". Essendo musicista, esprimo il mio ruolo come MIYAVI ogni giorno al 100%. D'altra parte però per recitare devo svuotarmi completamente e lasciare me stesso in uno stato neutrale. Allora devo immergere il mio corpo nella persona che il mio ruolo rappresenta, e usare il mio corpo e la mia voce come mezzo di espressione. Questa esprienza mi ha insegnato che sebbene attori e musicista sono simili in quanto entrambi si esibiscono di fronte a delle telecamere, sono in realtà fondamentalmente diversi.



Sono sicura che non sia semplice immergersi completamente in una parte. Come ci sei riuscito tu che fin'ora hai avuto esperienze principalmente come musicista?

Ho due figlie e quando penso a come potrei proteggere la mia famiglia in quel genere di ambiente, sento che sarei disposto a tutto. Sono sicuro che le condizioni di guerra vadano ben oltre la nostra immaginazione, ma nella mia di immaginazione posso sentire l'odio del nemico e sono sicuro che avrei fatto qualsiasi cosa se avessero attaccato la mia famiglia o se avessero alzato una mano contro di loro. Ero sempre in quello stato mentale  durante le riprese ed ero ad un bivio. Inoltre,  tenendo in considerazione che il mio era il ruolo del villano, mi sono assicurato di prendere delle distanze dagli altri attori, con ciò sono stato capace di immergermi nel ruolo grazie a Angie, Yuko, il nostro direttore di fotografia, Roger Deakins (che ha lavorato anche per “The Shawshank Redemption”), e anche grazie alla meravigliosa crew del film. La leadership di Angie, l'entusiasmo e l'attitudine lavorare insieme epersonalmente con ogni singola persona ha davvero aiutato a far funzionare una storia del generericca di scene intense. Non solo gli altri attori erano brave persone, ma ho anche avuto la possibilità di essere presente in questa splendida atmosfera. È stato tutto molto professionale.

Pensi che la musica e il cinema siano due settori diversi?

In materia di creazione come passione, non c'è differenza nel cinema, musica o moda. Comunque, il cinema è un completo lavoro d'arte in quanto in essi sono incorporati anche musica e moda. Se includiamo la recitazione e i suoni nel mix, un solo film è una vera creazione fatta da varie arti. Fare film copre uno scopo più ampio in questo senso mentre nell'ambiente in cui si fa musica c'è un'atmosfera diversa e senso del tempo.

Sei stato influenzato da Angelina Jolie in qualcos'altro oltre che nel film?

Sono stato ispirato dalle sue attività e dal suo contributo verso le crisi dei rifugiati e sono andato io stesso ai campi di rifugiati in Libano e Thailandia. Ho realizzato di nuovo quanto sia lontano il mondo dell'entertainment e del divertimento da quello dei problemi globali quali la crisi dei refugiati e i conflitti. Prima di incontrare Angie, non sapevo della crisi dei rifugiati e nemmeno dell' UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees). Non avrei mai pensato in vita mia che nella mia carriera, avrei indossato il cappellino blu dell' UNHCR e che avrei fatto visita ai campi dei rifugiati. Mentre osservavo la situazione nei campi, pensavo a cosa avrei potuto fare per loro. Pensavo che già questo genere di attività andassero bene, ma abbiamo pensato che magari le cose sarebbero iniziate a cambiare se avessimo mostrato queste attività anche agli altri. Speriamo di guidare le generazioni più giovani in uno stile di vite in cui sia naturale aiutare il prossimo svolgendo attività simili. Ho iniziato anche a sperare di creare qualcosa da me, cose che includono il mondo; vorrei diffondere positività a coloro che sono disposti ad ascoltare i miei lavori.

Traduzione inglese di Nicki A. @onakabel @uchiakebanashi